Qual è la reale applicabilità a livello professionale e progettuale degli HoloLens di Microsoft? Quella di Microsoft è una sfida all’innovazione, un progetto dalle potenzialità enormi, che sta generando aspettative altissime sui futuri sviluppi… ma potrà davvero cambiare il design?
Il nostro team ha avuto occasione di testare con mano questa tecnologia, in occasione di un progetto digital e di una recente presentazione alla Microsoft House di Milano ci siamo fatti un’idea piuttosto precisa di quello che succederà.
COSA SONO GLI HOLOLENS?
Gli HoloLens sono degli “occhiali” che permettono di vedere gli ologrammi. Si tratta di un visore leggero e intuitivo, che crea all’interno del campo visivo degli utenti un ologramma con il quale è possibile interagire.
I vantaggi rispetto alla più comune realtà virtuale sono molti, primo tra tutti la mancanza di cavi, e il mix tra reale e virtuale che riduce l’effetto di motion sickness.
Questi “occhiali” e la mixed reality in generale funzionano benissimo nei campi della formazione e dei tutorial tecnici su macchinari complessi: chi deve imparare viene coinvolto in maniera attiva. Il risultato è un apprendimento più rapido e meno faticoso.
IL DESIGN STA DAVVERO PER CAMBIARE?
Designer, architetti, stilisti… i professionisti che lavorano con la progettazione e il disegno hanno a disposizione ormai da tempo una lunga serie di programmi che permettono di lavorare direttamente in digitale. Dopo Photoshop, Rhino, CAD e tanti altri, il settore è pronto a sperimentare la nuova rivoluzione (ed evoluzione) dei processi del design.
Il futuro è un mondo in cui, con un gesto semplice e naturale come indossare un paio di occhiali, potremo entrare in una virtual roomcome se entrassimo in una stanza di casa: uno spazio che si compone, su nostro volere, di tutti gli elementi che ci servono per ambientare il nostro progetto.
Si arriverà a progettare un forno professionale come se lo disegnassimo direttamente nella cucina di un bistrot, tra uno scaffale e un piano cottura. Con una matita immateriale o un movimento delle dita, potremo modificare ogni linea del forno, comporre nuove parti osservando e modificando da principio l’estetica e l’ergonomia, in uno spazio virtuale sufficientemente realistico da farci immergere nella medesima situazione in cui si troverà l’oggetto che stiamo disegnando.
La progettazione sarà sempre più in tempo reale. Condividere il lavoro con clienti e colleghi, vicini o lontani, sarà immediato e rapidissimo, con una consistente riduzione di tempi e costi.
Hololens non permette ancora tutto questo, ma può evolversi in quella direzione: con gli ologrammi si può già interagire, il device è leggero e di uso immediato, e un futuro ancora più immersivo e pratico di questa tecnologia non è sicuramente troppo lontano.
NON SOLO DESIGN: STORYTELLING E MIXED REALITY
Una delle applicazioni di questa tecnologia che passa spesso in secondo piano rispetto al più immediato rimando alla progettazione e al design, è quella nel campo della comunicazione.
I messaggi più efficaci sono quelli che sfruttano i principi e la forza dello storytelling per raccontare il brand o il prodotto, nell’advertising come nel branding. Mixando storytelling ed experience si può lasciare davvero il segno nella memoria di utenti e clienti, ed è proprio questo che fa HoloLens.
Con la Mixed Reality si amplifica il racconto di prodotto, coinvolgendo l’utente in un mondo dove oggetti concreti e ologrammi si fondono, immagini e percezioni sono amplificate – l’immaginario diventa quasirealtà. Gli sviluppi immediati di questa tecnologia porteranno innovazioni significative nel mondo della comunicazione.
• Installazioni immersive nel mondo dei brand
La tecnologia HoloLens potrebbe rientrare a pieno titolo nelle strategie di comunicazione e marketing. Le applicazioni sono molte e vanno al di là della rappresentazione del prodotto:
- stand fieristici immersivi che diventano vere esperienze
- showroom interattivi e dinamici per colpire i clienti
- video installazioni che coinvolgono attivamente gli utenti
Creare ologrammi per l’advertising o per la formazione è comunque una procedura complessa, che prevede più elementi:
- gli ologrammi in sé, cioè quello che viene visualizzato attraverso gli HoloLens
- lo storyboard delle azioni dell’utente, cioè il modo in cui interagisce con gli ologrammi
- un terzo elemento imprescindibile è poi lo storyboard generale delle riprese
Il plus dell’utilizzo “passivo” degli HoloLens è però quello di permettere una diffusione maggiore del video, considerato che non è necessario l’utilizzo del device per trasmettere il messaggio.
Un esempio è quello che abbiamo realizzato per WMF e per la “HoloLens Experience” proposta allo stand di Internorga 2018.
• HoloLens Experience per WMF
Con l’obiettivo di mostrare a tutti i visitatori di Internorga 2018 le potenzialità della formazione tecnica attraverso gli HoloLens, abbiamo girato un video su due livelli: uno mostra l'utente e le operazioni che compie, l’altro mostra ciò che l’operatore vede attraverso gli HoloLens, cioè una dimostrazione passo-passo di tutte le operazioni di riparazione da effettuare su una delle macchine per caffè di WMF.
Indossando i device disponibili in loco, i visitatori dello stand potevano vedere in prima persona gli ologrammi dimostrativi delle riparazioni, sovrapposti alle macchine in esposizione.
HOLOLENS: OBIETTIVO “SEAMLESS”
Paragonato a realtà virtuale e realtà aumentata, HoloLens ha senz’altro dei plus non indifferenti, dalla leggerezza ed ergonomia del visore alla libertà di movimento wireless e senza controller.
Poter visualizzare un prodotto prima che venga realizzato un prototipo è già possibile con la virtual reality, ma vederlo inserito in un ambiente reale ne aumenta di molto l’efficacia.
Il limite è quello fisico della visuale: lo sguardo tende a spaziare fuori dal riquadro di visibilità degli ologrammi, al centro della vista degli occhiali. Quando in Studio Volpi lavoriamo a progetti con una forte componente tecnologica, la nostra sfida è quella di progettare un’esperienza utentein modo che sia il più naturale ed efficace possibile, e HoloLens è per noi un progetto ad altissimo potenziale… di cui aspettiamo l’evoluzione a tutto campo visivo.
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