Si è da poco conclusa la 57° edizione del Salone del Mobile di Milano, evento che ogni anno invade la città con design, nuove tecnologie e innovativi spazi comunicativi.

Per questa edizione appuntamento doppio: non solo arredamento di design, ma anche Eurocucina - esposizione biennale giunta alla 22° edizione - e il suo evento collaterale FTK Technology for the Kitchen, dedicato all’evoluzione tecnologica degli elettrodomestici.

Quest’anno abbiamo lasciato il timone al nostro team più giovane perché ci facesse da guida tra i padiglioni: designer, ingegneri, esperti di comunicazione e marketing si sono avvicendati tra le vie del Salone e del FuoriSalone con la missione di trovare quanto di più significativo e creativo in ambito design, tecnologia e comunicazione.

CMF Design – Nuove applicazioni di colori, materiali e finiture

Tra i padiglioni del Salone, il team di designer ha riscontrato la tendenza a usare colori forti e linee arrotondate e morbidissime. In generale, l’attenzione ai dettagli è sempre altissima, ma quello che ha colpito di più è lo studio e la ricerca di materiali alternativi:

«I piani cottura in legno e pietra di Elica erano stupendi» ci ha raccontato Iciar - giovane Designer spagnola - che ha trovato molti altri esempi di materiali alternativi.

Anche Whirlpool ha messo in scena la sua esplorazione di materiali alternativi in una serie di concept di elettrodomestici di alta gamma.

«La nuova Collection di Whirlpool punta ad applicare nuove texture materiche, che è sicuramente un trend in forte crescita nell’ambiente cucina» ha commentato Roberto, Sr. Designer.

Eurocucina e il design al servizio dell’utente

Da Eurocucina le maggiori soddisfazioni sul mondo del product design, quello più vero, che non disegna “solo” mobili ma progetta sistemi e prodotti che dialogano tra loro semplificando la vita dell’utente.

Bosch continua a puntare su Mykie, il personal assistant da cucina a cui si connettono sempre più elettrodomestici tramite Home Connect. Bosch ha portato a Eurocucina una nuova lavastoviglie con un sistema di conteggio dei lavaggi in grado di avvisare l’utente, tramite notifica su smartphone, di quanti lavaggi mancano prima di finire il detersivo.

Lo stand con cui Electrolux ha presentato i suoi concept di Assisted Cooking è stato quello che ha attirato di più l’attenzione: estetica accattivante e soluzioni - digitali e non - che mettono davvero al centro l’utente e i suoi bisogni. Un esempio è il frigorifero con una fascia trasparente sulla porta: passando davanti si attiva una luce che mostra frutta e verdura nel cassetto, incentivandone il consumo, per una cucina più salutare.

L’evoluzione capovolta delle cappe da cucina

La collaborazione tra Miele e Netatmo ha colpito per tecnologia e comunicazione: uno stand molto ben fatto, che attira e riesce a comunicare bene il nuovo sistema Healthy Home Coach, per il controllo della qualità dell’aria. La cappa “Pearl” di Miele, dialogando con il dispositivo di Netatmo che analizza l’aria, si illumina di rosso, verde o bianco in base alla qualità rilevata, valutandone temperatura, umidità, quantità di ossigeno e CO2.

Le cappe da cucina sono state il prodotto di punta di diversi brand. Anche Bora ed Elica hanno presentato nuove soluzioni che letteralmente ribaltano la concezione di cappa: sono integrate nel piano cottura. Sul concetto di “ribaltare” le aspettative, Elica ha giocato anche sullo stand, che si è capovolto accogliendo i visitatori con lampadari sul pavimento e pentole e cucine sul soffitto. Uno stand creativo che non ha però convinto del tutto la nostra Art Director Martina:

«Stand dal bellissimo crafting, ma credo che la scelta di colori e illuminazione non fosse molto in linea con la comunicazione di Elica».

Comunicare l’artigianalità

La comunicazione di Piaval, invece, ha colpito per l’originalità e per l’altissima qualità della grafica. Lo stand, molto curato, comunicava in maniera originale l’attenzione ai materiali e l’artigianalità di questo storico marchio di arredamento Made in Italy.

Fuorisalone: esperienze – digitali e non – che affascinano e coinvolgono 

Come ogni anno al Fuorisalone l’imperativo è stupire. Alcuni grandi brand hanno raggiunto l’obiettivo creando esperienze digitali immersive e chiedendo ai visitatori di entrare nel loro universo comunicativo. 

Il video è stato in molti casi la chiave dell’esperienza stessa: proiezioni su maxi schermi, reti trasparenti e specchi raccontano nuove tecnologie e prodotti high-tech in maniera originale e d’impatto. La mescolanza di stili e tecniche produttive attira l’attenzione anche degli esperti di settore. 

Tre esperienze tra le più rappresentative di questo Fuorisalone 2018:

Sony si è messa alla prova con un percorso sensoriale interattivo. Sensori di luce, volume, tatto e audio hanno collaborato con gli utenti per dare vita a micro esperienze inaspettate e sorprendenti. La tecnologia qui è sofisticata, eppure intuitiva, capace di stimolare un avvicinamento naturale uomo-macchina. 

Miele ha accolto i suoi ospiti con un vero e proprio show: pareti video cangianti, una voce narrante, un countdown d’effetto e un live torture-test di prodotto: si può cuocere del pesce in forno all’interno di un cubo di ghiaccio, senza sciogliere il ghiaccio? Con la modulazione di onde elettromagnetiche del Dialog Oven, sì.

Google ha messo da parte il software per presentare il suo futuro sostenibile e il Softwear. Un gioco di parole riuscito, per una visione del mondo in cui la tecnologia è sempre più presente, ma attrice non protagonista. Forse i fan più tecnologici saranno rimasti stupiti, noi però raccogliamo la sfida!